Motoscafo Armato Silurante Squadratlantica
«In onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d’Italia, che si ridono d’ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre a osare l’inosabile.
E un buon compagno, ben noto – il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro – è venuto con loro a beffarsi della taglia»
Buccari, 10 – 11 Febbraio 1918 
Gabriele d’Annunzio 
Motoscafi Armati Siluranti, ovvero Memento Audere Semper
Memento Audere Semper d'Annunzio Squadratlantica
L’idea che abbiamo di Gabriele d’Annunzio è quella di una persona che se da un lato era estremamente precisa nel vestire era anche molto  attenta nel proteggersi dalla luce e dalle intemperie; lo dimostrano gli ambienti in penombra del Vittoriale, piuttosto che i maglioni a collo alto, i cappucci in lana ed i giacconi utilizzati per le azioni di guerra.
Come avrebbe quindi reagito D’Annunzio davanti ad una sciarpa Memento Audere Semper?
Secondo noi, vulcanico creativo e uomo di comunicazione avrebbe accolto la cosa con grande entusiasmo e la avrebbe apprezzata perché vedendola figlia dei suoi prediletti foulard in seta che recavano stampati i sui motti.
La sciarpa di lana sarebbe stata la compagna della sua anima guerriera, e come la seta dei “quadrati magici” carezzava le donne dell’amante instancabile, la Memento lo avrebbe accompagnato e protetto nelle sue ardite imprese; forse a Buccari, probabilmente su Vienna.
Bruscamente annodata, abbarbicata sul poeta, ad avvolgerlo, proteggerlo a coprirgli parzialmente il volto dal gelo a lasciargli quel tanto che bastava per dare i secchi ordini, le espressioni, le parole d’azione, così come si conviene ad un uomo che si prepara ad affrontare il pericolo. Ecco quindi come secondo noi D’Annunzio avrebbe indossato una Memento e come la indosseremmo noi: esibendola come feticcio, usandola come scudo, nutrendosene come viatico per l’azione coraggiosa.
In hoc signo vinces
All’inizio fu la visione di Costantino che adottò la croce per il proprio esercito, poi fu la Spada di Longino a stregare Adolf Hitler ed una piuma a far volare Dumbo. Da sempre portafortuna, simboli ed amuleti rappresentano un grande valore soprattutto emotivo per chi si accinge ad andare in battaglia.
“E’ la forza d’Animo a compiere le imprese”
Stringere in tasca un portafortuna, esibire un simbolo, indossare un profumo od un capo particolare gioca indubbiamente un ruolo importante nello stato d’animo che ci pervade quando ci prepariamo ad affrontare una prova impegnativa. Forse è perché in effetti abbiamo sempre bisogno di appoggiarci a qualcuno o a qualcosa che ci possa dare quella sicurezza in più. Quel qualcosa in più è la convinzione che un determinato oggetto, per qualche motivo che ci sfugge a livello razionale, sia in un qualche modo un catalizzatore di energia o meglio ancora di buona sorte.
Che sia vero o meno e che l’effetto sia reale o placebo, quel che è certo è che una forza d’animo favorevole e la giusta motivazione possono realmente permetterci di dare il meglio e anche di più di quel che possiamo esprimere. Ed un forte motivatore è l’esempio: sapere che qualcuno, sull’onda di un grande entusiasmo ha compiuto una impresa può motivare anche noi. Su questo semplice presupposto si fondano gli hurrà, i banzai, le trombe ed i tamburi che risuonavano negli attacchi. Questi sono i motivi per il quale abbiamo realizzato le sciarpe Memento Audere Semper. Per creare dei “contenitori”, dei catalizzatori di energia che ci ricordino quel che seppero fare a Buccari, Vienna e Fiume gli uomini sospinti dallo spirito dannunziano. E che ci esortino sul loro esempio.
“Il valore del messaggio viaggia sulla qualità del prodotto.”
Se vuoi comunicare un messaggio forte e positivo, lo devi necessariamente veicolare su supporti di alta qualità, anche estetica, altrimenti non avrebbe nessun senso, non sarebbe coerente, suonerebbe stonato e falso. Quindi se il messaggio è al massimo livello i materiali ed i modi devono per forza essere di alta qualità, medium attraverso i quali comunicare davvero quel “in hoc signus vinces” che per noi significa: con questa addosso Osa, Osa Sempre e Vincerai! 
Hoc habeo quodcumque dedio
Le sciarpe araldiche di Squadratlantica sono realizzate in Italia utilizzando la migliore qualità della materia prima al fine di esprimere al meglio e degnamente il messaggio emozionale del prodotto. Simbiosi di eccellenza unica nel suo genere che si concretizza in prodotti unici ed ambiti e realizzate in serie limitate, le sciarpe Araldiche rappresentano un oggetto sicuramente molto importante e di riferimento per chi ne comprende appieno il significato ed a maggior ragione ne apprezza la qualità materiale.  Donare (e donarsi) una sciarpa araldica è un gesto magnifico, non solo nel suo valore estetico e materiale; é un gesto che unisce chi lo riceve a chi lo dona. Chi indossa una sciarpa araldica percepisce infatti che la forza intrinseca nel prodotto è indissolubilmente legata alla persona che glie lo ha donato. Citando Rabirio, Gabriele d’Annunzio scrive: “Io ho ciò che ho donato”; in questo caso noi potremo dire “Io sono ciò che ti ho donato”.
MAS_ANTRACITE-CORDA SQUADRATLANTICA