Tre bottiglie suggellate dai colori nazionali furono lasciate su galleggianti nella parte più interna della baia di Buccari, con, all’interno, un messaggio scritto da D’Annunzio.
«In onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d’Italia, che si ridono d’ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre a osare l’inosabile. E un buon compagno, ben noto – il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro – è venuto con loro a beffarsi della taglia»
Alla conclusione del conflitto il MAS 96 venne portato al Vittoriale degli Italiani; d’Annunzio lo fece correre sulle acque del Garda, sicuramente a ricordo delle imprese passate. Alla morte del Vate, l’architetto Maroni fece costruire una rimessa ove ancora oggi riposa il Motoscafo Armato Silurante che ispirò il celebre motto MEMENTO AUDERE SEMPER.
Squadratlantica celebra l’impresa con una sciarpa, così da consentire a chi lo desidera di portare sempre con sé l’incitamento del Vate a non desistere mai dalla volontà di osare, di riuscire ad emergere e vincere nelle sfide che la vita ci pone innanzi.
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