una sorta di vibrazione nell’aria che faceva da metronomo a ogni piccola ed infinitesima coscienza ed attività, dalle cellule che si scindono e moltiplicano agli embrioni che nel ventre materno crescono ascoltando il respiro ed il battito del cuore di quel corpo enorme che è il primo livello di esistenza. Nelle contrazioni di una nascita, nel respiro, nell’alternarsi delle giornate, nel battito d’ali e nelle onde del mare, ritrovava il suono dell’universo, ritmico continuo ed eterno che non poteva certo essere condizionato dalla presuntuosa e ridicola magia professata da minuscoli esseri che come il rintocco di una campana ne sono invece l’effetto. Con un piccolo sorriso gentile ritrasse la mano da quella dell’uomo che, per un attimo, con una smorfia serrò la presa ma poi la lasciò andare. “Mi scusi.” Lasciò il denaro ed uscì.  Preferiva stare alla larga da certe strane idee, meglio immergersi e farsi guidare da quella pulsazione di fondo che era il suo istinto. Era una limpida giornata di autunno, attraversando lo spazio la vibrazione del sole raggiungeva il porpora e oro della sua sciarpa ed il freddo si arrendeva alla calda e soffice lana filata da donne e uomini liberi. Per qualche strano motivo percepiva che quella sua adorata sciarpaccia era divenuta ormai una sorta di feticcio, di catalizzatore di energia, forse che l’armonia davvero risuona anche nella passione e nella bellezza delle cose ben fatte. Era un caro regalo ed il pensiero ancora le regalò un bel momento. Quanto voleva riveder quel volto e ascoltare quella voce! “Già”. Inforcò la bicicletta e si avviò lungo la stradina che portava all’imbarco. Era in ritardo e dall’indovino non aveva trovato risposte, ma aveva la sua Memento Audere Semper e se ancora non aveva idea di che cosa l’aspettava, sicuramente sapeva come lo avrebbe affrontato. Cosa strana la specie umana, non credeva in un indovino ma era convinta che una sciarpa le avrebbe portato fortuna. E che cosa meravigliosa essere complicata! Sapere di avere certezze e contraddizioni la faceva sentire viva, reale, abbastanza forte da poter avere debolezze da proteggere.

a kind of vibration in the air that acted as a metronome to every small and infinitesimal consciousness and activity, from the cells that break and multiply to the embryos that grow in the womb listening to the breath and the heartbeat of that huge body that is the first level of existence. In the contractions of a birth, in the breath, in the alternation of the days, in the beating of wings and in the waves of the sea, there lies the sound of the universe, continuous and eternal rhythmic that certainly could not be conditioned by the presumptuous and ridiculous magic professed by tiny beings that like the ringing of a bell are instead the effect. With a gentle little smile she withdrew his hand from the hand of the man who, for a moment, with a grimace closed his grip but then let it go. “Excuse me.” She gave the money and left. She preferred to stay away from certain strange ideas, better to immerse herself and be guided by that underlying pulse that was her instinct. It was a clear autumn day, crossing the space the vibration of the sun reached the purple and gold of his scarf and the cold surrendered to the warm and soft wool spun by free women and men. For some strange reason she perceived that her beloved old scarf had become a kind of fetish, a catalyst of energy, perhaps that harmony really resonates in the passion and beauty of things well done. It was a dear gift and the thought still gave her a good time. How much she wanted to see that face again and listen to that voice! “Yeah”. She taken the bicycle and went down the road that led to the boarding. She was late. While she received no answer from the fortune-teller she was wearing her Memento Audere Semper and if she still had no idea what was waiting for her, she certainly knew how she would deal with it.  Strange thing for the human species, she didn’t believe in a fortune teller but was convinced that a scarf would bring her luck. And what a wonderful thing to be complicated! Knowing she had certainties and contradictions made her feel alive, real, strong enough to have weaknesses to protect.

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