Le lettere scritte rappresentano uno degli strumenti più utili a raccontare, spiegare e conservare non solo il ricordo documentale storico ma anche la percezione dei sentimenti e dei valori caratteristici di un’epoca. Donne e uomini super eroi che narrano fin nei minimi dettagli a familiari, amanti ed amici le esaltanti imprese compiute inframmezzando alla narrazione eroica l’umano timore della perdita degli affetti; soldati che al ritorno dal combattimento rassicurano i loro cari attraverso la frenetica trascrizione del pericolo appena vissuto accostando a margine riferimenti accurati a quella vita quotidiana che cercano di trattenere almeno trascrivendone il ricordo.
Ne escono lettere che sanno essere racconti avvincenti ed esaltanti capaci di trasformarsi subito dopo in malinconiche riflessioni su una vita letteralmente strappata alla volontà di chi è costretto a viverla schivando le pallottole. La lettera scritta è il libro in una pagina, lo zenith dell’impresa, il momento lirico dell’ azione; ma è anche apertura e memoria sull’intimità e le paure dell’anima.
SEMPRE PIU’ VELOCI
Viviamo nell’epoca della comunicazione digitale, del messaggio immediato, di Twitter e Whatsapp.
Il desiderio di fruizione è bruciante e l’informazione bruciata; non ne rimane traccia e quindi in un certo senso non rimane nemmeno memoria del noi che siamo stati quando abbiamo vissuto il momento, effimero per sua natura, ora completamente nebulizzato e dimenticato nella corrente dei byte; come, appunto, “lacrime nella pioggia” (Cit.) Trascinata dall’informazione anche la vita accelera progressivamente: vedo, voglio e chiedo. Immediatamente.
Delivery, Amazon, materializzano e consegnano istantaneamente bruciando la fiamma del desiderio. Prima era la qualità, poi la quantità, ora il verbo è la velocità. E succede che la realtà si pieghi a questo nostro desiderio di presenza immediata, le ore accelerano, i giorni e le settimane volano e gli anni sfuggono tra le dita. Ci vediamo nelle fotografie dei telefonini e ci scopriamo vecchi, con ancora tante cose importanti da fare ed il tempo bruciato inseguendo mille stupidaggini.
AUTENTICITA’
Quando si vuole trasmettere un sentimento sincero il tema principale è quello della autenticità, della profondità del pensiero, del rallentamento per permettere la comprensione, una corretta percezione e la riflessione. Qualsiasi cosa, sia essa un essere vivente, un oggetto, una idea o ideale, nasce da un impulso ed è frutto di un travaglio interiore che richiede tempo. Qualcosa nasce e cresce. Esprimere completamente una passione significa andare a quell’impulso e cercare di rappresentarlo al meglio; è impegnarsi per imparare a suonare uno spartito dal vivo con lo strumento musicale e non invece semplicemente riprodurlo con un impianto stereo che, per quanto sofisticato possa essere, non sarà mai l’originale. Raccontare una storia è quindi importante tanto nei contenuti quanto nell’esecuzione, o per meglio dire, nella trascrizione. Prima di tutto è dunque essenziale l’autenticità, la sincerità d’animo; per raccontare le imprese di un pilota bisogna pensare come un pilota così come per esprimere l’esaltazione che si ottiene dall’aver compiuto una impresa bisogna prima di tutto avere l’attitudine a compiere imprese. Ma anche i tempi della narrazione sono importanti, fondamentali a raggiungere il massimo così come il bicchiere giusto ed il tempo di respiro permette la migliore degustazione. Poniamo quindi il punto di partenza come l’impulso a compiere l’impresa, l’ideale, lo scopo, il valore e poniamo come punto di arrivo l’oggetto che questa impresa vuole raccontare, sia esso un capo di abbigliamento, un accessorio, una sciarpa. Il tragitto che unisce i due estremi è il travaglio, la narrazione, il viaggio. Ma il viaggio è anche impegno, sofferenza e fatica.
LA SCRITTURA FISICA E’ SOFFERENZA, FATICA, E’ IL PENSIERO CHE SANGUINA SULLA CARTA
Il racconto e l’ascolto di una impresa meritano il tempo dell’originalità, la testimonianza sincera ed accurata di una sofferenza, il tempo lungo ed intimo necessario tra chi racconta e chi ascolta. La lettera scritta è il racconto, la trascrizione fisica del messaggio, il testimone. Il viaggio geografico e reale che compie la lettera è la parte centrale di quel messaggio in quanto rappresenta la fragilità preziosa in un pezzo di carta, ma allo stesso tempo ne esalta la potenza evocativa in quanto materialità e testimonianza concreta. Ed è chi riceve la lettera, il lettore destinatario che prende in custodia il testimone, il protagonista della parte finale del viaggio.
LE “LETTERE DAL FRONTE” DI SQUADRATLANTICA.
Racconti (leggi un esempio qui ) concepiti e realizzati da Squadratlantica, manoscritti in forma di lettera, corredati da disegni e fotografie ed inviati per posta ordinaria ( con francobollo per la risposta!).
E’ così che raccontiamo in prima persona le imprese leggendarie, azioni di guerra, episodi misteriosi e di pura fiction che sempre sulla traccia della passione e della cultura storica ispirano i nostri progetti e prodotti. Un modo diverso ed unico di fare narrazione che si differenzia nettamente dalla comunicazione di massa e che prende le distanze dalla frenesia delle stories e post da social network. Per un racconto che metta al centro di tutto la genuinità della passione, valorizzando ancora di più il rapporto diretto con chi apprezza e condivide la visione e la mission di Squadratlantica.
TUTTO IL WEB NON E’ POTENTE COME UNA PICCOLA LETTERA SCRITTA A MANO.
Nel 2022 una autentica lettera scritta a mano rappresenta una esperienza notevole che unisce intimamente chi scrive a chi legge. Scriverci di imprese, avventure e passione è una esperienza che emoziona, entusiasma e che accompagna coerentemente l’approccio all’autenticità proprio di Squadratlantica: quando realizzo una maglia dedicata alla trasvolata atlantica ti voglio raccontare della nebbia e della paura di infilarsi in mare!
Leggere una lettera scritta a mano è un modo affascinante e coinvolgente per immedesimarsi nella narrazione così da comprendere più a fondo le emozioni che l’hanno generata. La lettera non va vista quindi come uno strumento pubblicitario, e di fatto non lo è, ma è parte della narrazione, una tessera del mosaico narrativo, il manifesto che racconta in modo assolutamente speciale e personalizzato la ragion d’essere di Squadratlantica. Ça va sans dire, in un mondo in accelerazione esponenziale, il poter spegnere ogni diavoleria elettronica, “staccare” dalla vita di tutti i giorni, mettersi comodi ed immergersi nella lettura di una piccola lettera manoscritta è un prezioso privilegio che sarà sempre più piacevole concedersi.
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